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22 aprile 2022

Mostra

 

POSTUMANO - Relique in viaggio

Venerdì 22 aprile, presso Palazzo Donà dalle rose, inaugurerà l'evento collegato alla LIXa Biennale di Venezia dal titolo Postumano. Reliquie in viaggio. Il progetto, pensato e voluto da Concetta de Pasquale, Rosa Mundi e Giorgio Piccaia, si collega alla esposizione dei sette artisti del Padiglione della Repubblica di San Marino, estendendo il tema della kermesse veneziana a una riflessione sulla metamorfosi e sul corpo come reliquia. La mostra, seguita dallo storico Marco Marinacci, e dai critici Andrea Guestella e Susanna Ravelli, prenderà poi le vie fluviali per percorrere un viaggio à rebours fino all'archè del corpo, identificato nel sangue di Gesù, conservato nella chiesa di Sant'Andrea a Mantova.


Post-umano. Metamorfico
Il prestigioso Palazzo Donà dalle Rose sarà la domus del Padiglione di San Marino in occasione della 59.ma Biennale di Venezia. Esso stesso è emblema di diverse dimensioni e anime, materiali e immateriali, che si tramandano dal passato e si intersecano col presente, coniugando la solenne testimonianza della città storica con la visione innovativa della Venezia moderna.
Sculture, pitture, installazioni e performance impreziosiscono la seicentesca sede della Fondazione Donà dalle Rose mentre le opere dialogano nella loro diversità, pur non essendo mai stridenti o in contrasto tra loro.
Post-umano – Metamorfico è il titolo del viaggio ideale che i visitatori potranno realizzare alla Biennale dal 23 aprile al 27 novembre 2022. Tre artisti con le opere del Postumano Metamorfico intendono rimarcare la possibilità di cogliere qualcosa in grado di esistere in un futuro possibile ma all’interno di un orizzonte fluido.
Rosa Mundi, grazie al sapiente recupero di materiali diversi rappresenta la poliedricità di momenti vissuti dall’uomo nel passare dall’era della pietra al post-umano, delinea una materialità sintetica e tecnologica che conduce sino a un metaverso sconosciuto. L’artista sviluppa il tema del Padiglione attraverso sfere armillari composte con cerchi di botti antiche, e con un’articolata installazione che ripercorre l’evoluzione dell’uomo, a partire dalla sua dimensione animale, quella di mammifero erbivoro, fino a Homo sapiens, che si immagina di trasformarsi in una potenza geologica capace di cambiare il naturale processo evolutivo del mondo in cui viviamo.
Concetta De Pasquale affronta il tema antico e sempre nuovo del viaggio interiore, sospinta nella sua navigazione dallo spirito dei pellegrini che affidavano alle acque il loro cammino di purificazione. La carta nautica, elemento caro all’artista della Scuola di Milano, è l’elemento nel quale le rotte tracciate si fondono con i sogni e le aspettative dei naviganti. Le mappe nautiche del relitto della “Lisca bianca, Giramondo” sono state salvate e restaurate, oggi con le loro muffe sono testimoni di una lunga vita passata in mare e con esso. Le sue reliquie in viaggio in carta di cotone, impreziosite da frammenti di carte nautiche e di foglia d’oro testimoniano il passaggio del tempo e sono icona di corpi che riemergono dalle acque nel percorso dell’uomo contemporaneo immerso nella condizione del post-umano. Nei suoi lavori il nautilus è elemento ricorrente che simboleggia la natura e funge da chiaro rimando alla seziona aurea.
Infine, Giorgio Piccaia interpreta il tema della reliquia con sequenze vivificate di numeri da contemplare.



testi: Simone Saccomani